Ischia, forse meno mondana della vicina Capri, offre ai visitatori lo stesso fascino e bellezza, grazie al suo patrimonio storico e artistico incastonato in paesaggi spettacolari. Uno dei borghi più importanti dell'isola è sicuramente Forio, un piccolo gioiello da scoprire sulla costa occidentale, all'ombra del monte Epomeo, che ha incantato personaggi del calibro di Pablo Neruda, Liz Taylor, Pierpaolo Pasolini e Luchino Visconti.
Alla scoperta di Forio d'Ischia: storia e buona tavola
Forio, conosciuta anche come Forio d'Ischia, è una delle più antiche colonie della Magna Grecia ed è riconosciuta come il centro culturale di Ischia. Il borgo, situato tra Punta Imperatore e Punta Caruso, porta i segni della dominazione saracena che ha subito nel corso della sua storia (destino toccato all'intera isola d'Ischia).
Lungo la costa, il territorio comunale è costellato di torri difensive, tra cui il Torrione, costruzione circolare edificata sulla sommità di una roccia tufacea nel cuore del centro storico di Forio: sulla terrazza della torre un tempo vi erano quattro cannoni in bronzo, che permetteva la difesa del borgo da ogni angolazione. Oggi il Torrione ospita il Museo Civico, che contiene opere dell'artista locale Giovanni Maltese.
Poco distante dal Torrione sorge uno dei luoghi più pittoreschi e suggestivi non solo di Forio ma di tutta Ischia: la Chiesa del Soccorso, completamente bianca e posta a picco sul mare, quasi a segnalare ai marinai che la loro casa si avvicina. La chiesa, dedicata a Santa Maria della Neve, sorge sui resti di un convento agostiniano e presenta una semplice facciata bianca che mostra una commistione di stili, dal mediterraneo al moresco al greco-bizantino.
All'interno, nella Cappella del Crocifisso, si può ammirare uno splendido crocifisso ligneo risalente al XV secolo che, secondo un'antica leggenda, fu ritrovato in mare da alcuni marinai.
To reach the Chiesa del Soccorso, you have to climb a short flight of steps decorated with colourful 18th-century majolica tiles depicting biblical scenes and images of saints. It is advisable to climb these steps at sunset, because it is at that time that the so-called green ray can be seen from the churchyard, a sort of beam of light that is released at the same time as the sun is setting.
Also worth a visit is the Church of San Vito, where you can appreciate the fussy style of the façade, in the centre of which is a majolica panel depicting the life of the saint.
Strolling through the alleyways of Forio d'Ischia, one encounters many craft shops, mainly dedicated to the production of ceramics, one of the major specificities of the place that has been carried out for centuries.
There is no shortage of characteristic restaurants where you can taste the typical cuisine of Forio, from rabbit all'ischitana to the pizza di scarola: the latter is certainly a dish common to the whole of Campania, but in Forio it is not only fried, but in the filling, in addition to escarole, anchovies, pine nuts, olives and capers, cooked wine is also exceptionally added.
The most beautiful beaches in Forio
Those who stay in Forio and want to enjoy the beauty of the sea that washes it can reach the Spiaggia della Chiaia, a few steps from the historic centre; the Spiaggia di San Francesco that takes its name from the homonymous church not far away; the wild Spiaggia di Cava dell'Isola or the Spiaggia di Citara.
The latter is characterised by the presence of numerous underground springs and not far away are in fact the Poseidon Gardens, one of the most famous spas in the whole of Ischia.
Il Sentiero della Pelara, che si snoda in un territorio incontaminato a picco sul mare, conduce alla Baia di Sorgeto, a Panza: scendendo alcuni gradini, si arriva nel cuore della baia, dove si trovano alcune piscine naturali delimitate da sassi e rocce. Nella Baia di Sorgeto l'acqua del mare si fonde con l'acqua dolce delle sorgenti, creando zone più calde e più fresche, creando una sorta di percorso Kneipp assolutamente gratuito e accessibile a tutti.